Vinificazione in bianco
La vendemmia e vinificazione
È l’alba di una radiosa giornata di fine settembre. I tiepidi raggi del sole cominciano a solleticare la mia pelle opalescente, giallo dorata. Tra le foglie lucide e verdi, vedo i miei fratelli che un’estate ridente e una terra generosa ha reso pasciuti e luminosi.
Siamo tutti pieni di energia o, per meglio dire, di zuccheri e il nostro profumo si sparge per tutta la collina. Sorrido al nuovo giorno e mi preparo ad accogliere il calore che sale da est ma ecco che dal pendio sale una colonna di umani. In mano portano piccole cassette colorate e forbici affilate. Tra di noi si levano mormorii preoccupati: già tempo fa quelle stesse forbici hanno portato via intere famiglie, grossi grappoli sottratti alla pianta senza che noi ne capissimo il perché.
Diradamento lo chiamavano loro. Cerchiamo di nasconderci sotto l’ombra magnanima delle foglie ma già le forbici si abbattono sui raspi. Veniamo staccati dalla vite e adagiati nelle cassette. La tensione è palpabile anche se piano piano la nostra paura arretra perché le mani che ci sorreggono sono delicate e nelle cassette si sta comodi, non siamo troppo schiacciati. Comincio a rilassarmi e la sonnolenza mi vince. Adesso si va in cantina, sento dire qualcuno mentre mi assopisco.